Marco Tullio Cicerone è una delle figure più rappresentative
della romanità: uomo politico, ma soprattutto filosofo, oratore e scrittore che
ha influenzato profondamente la prosa latina. Il suo apporto è stato
determinante nell’ellenizzazione della cultura latina, un processo che per suo tramite ha
interessato anche la pedagogia romana. Egli cerca di conciliare il mos maiorum con la più raffinata cultura greca,
interessandosi soprattutto ai problemi morali e alle questione pratiche. Ha
contribuito in grande misura a diffondere la filosofa greca nel mondo romano.
Cicerone ha svolto la stessa funzione di “ponte” in campo educativo: con lui,
la paidéia ellenica diventa la humanitas latina, che si pone come un nuovo modello
educativo romano. Cicerone, si sofferma però soprattutto sull’istruzione superiore in vista della formazione dell’oratore, nella quale devono confluire erudizione ed etica: le
discipline fondamentali sono la letteratura, la filosofa e il diritto.
L’ oratore deve avere una cultura ampia e profonda. La sua opera più importante
al riguardo è il De oratore (55 a.C.), scritto sotto forma di dialogo. In esso
Cicerone esamina la retorica e l’oratoria, definendone gli aspetti
fondamentali:
• inventio, l’ideazione di un’orazione;
• dispositio, l’ordine degli argomenti;
• elocutio, l’uso di un linguaggio ricco;
• memoria, la capacità di ricordare;
• actio, l’esposizione
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